“Immagini rubate” è il nuovo singolo di Yaya: vediamo qualche curiosità sulla sua produzione!
Ciao, Yaya. Leggendo il titolo del tuo nuovo brano si evidenzia un forte carattere evocativo. Come sei riuscita ad unire le immagini visive alle suggestioni sonore?
Ciao, è un piacere parlarne!
Il titolo “Immagini rubate” nasce proprio da quell’idea di frammenti visivi che rimangono dopo la fine di una relazione, quasi come istantanee che hai nella mente ma che non puoi più vivere. Unire queste immagini alle suggestioni sonore è stato un processo naturale. Volevo che la musica avesse lo stesso potere evocativo delle immagini, come se ogni nota portasse con sé una sensazione, un ricordo, un’emozione. Ho lavorato molto sulla creazione di atmosfere sonore che potessero accompagnare quel senso di sospensione, di malinconia, ma anche di libertà. Per me, l’importante era far sì che chi ascolta potesse “vedere” la canzone, oltre che sentirla.
Come mai, in una relazione, si tende ad abbandonare sé stessi per il benessere del proprio partner? È importante mantenere la propria individualità?
Per quanto riguarda le relazioni, è vero che a volte tendiamo ad abbandonare una parte di noi stessi per il benessere del partner. Succede perché desideriamo così tanto che la relazione funzioni, che a volte mettiamo i bisogni dell’altro al di sopra dei nostri. Ma è essenziale mantenere la propria individualità. Penso che, in ogni rapporto sano, ci debba essere spazio per entrambe le persone di crescere, di esprimersi, di mantenere la propria identità. Se perdi te stesso nella relazione, finisci per soffocare, e alla lunga la cosa danneggia anche il rapporto.
Secondo te, l’obiettivo di una relazione è quello di arricchire? Chi pensa di poter intraprendere un rapporto sentimentale per curare sé stesso, sbaglia dal principio?
Sì, credo che l’obiettivo di una relazione sia arricchirsi a vicenda, non nel senso di “completarsi” (nessuno può farlo per te), ma di portare nuova luce, nuove prospettive, nuove esperienze nella vita dell’altro. Se entri in una relazione aspettandoti che l’altro ti guarisca o ti completi, stai cercando qualcosa di esterno per riempire un vuoto interno, e questo può essere pericoloso. Le relazioni possono essere curative, certo, ma non è giusto caricare il partner di questa responsabilità. È importante affrontare prima i propri demoni e poi entrare in una relazione con la consapevolezza di chi si è, e di cosa si vuole davvero.
Vuoi anticipare qualcosa ai tuoi ascoltatori in merito all’EP, in uscita a novembre?
Per quanto riguarda l’EP in uscita a novembre, posso dirti che sarà un viaggio emotivo. Ogni brano è un tassello di un percorso personale, una tappa di crescita e consapevolezza. Ci saranno sonorità intime e delicate, ma anche momenti più intensi e potenti. Voglio che chi lo ascolta senta di essere accompagnato in un viaggio, come se le mie canzoni fossero uno specchio in cui poter riflettere le proprie emozioni. Non vedo l’ora di condividerlo con tutti!