C’è un perché. Salire sul palcoscenico dell’Ariston indossando una canottiera ha un significato ben preciso. “Ci ho pensato, ho pensato che magari avrei lanciato un segnale di mancanza di rispetto ni confronti del festival. Poi però ho anche pensato che da che mi esibisco quello è il mio outfit e così, oltre alla canzone, anche la persona ti deve raccontare. Mi sembrava giusto rappresentarmi fedelmente anche con il mio modo di stare in scena”: Giovanni Truppi è uno dei cantautori protagonisti alla kermesse sanremese, la sua prima esperienza in assoluto. E mercoledì sera, 2 febbraio, ha esordito con un paio di pantaloni lunghi e una canottiera: “Poi c’è chi mostra molto di più” dice sorridendo.
Chitarra e voce per “Tuo padre, mia madre, Lucia” il titolo della canzone, che non è nata apposta per la Liguria: “Non l’ho scritta pensando di proporla, ma al termine, risentendola fra altre io e il mio staff ci siamo detti che avrebbe potuto salire sul palco. E’ una canzone che mi rispecchia e per questo sono felice di averla donata e condivisa con Sanremo”.