Ognuno ha il suo “Rifugio” dentro cui liberarsi. Che sia metaforico o reale, che sia un luogo o solo un momento di evasione. Tornano in scena i BiSOUND che arpionano la collaborazione di Tony De Gruttola e Daniel Bestonzo per dare vita anche a quest’ultimo singolo dentro cui campeggia l’evasione, l’eros, la piccante provocazione.
Un sound che attinge dal passato e si codifica nel presente. Che radici ha?
A livello di scrittura siamo partiti dal rap e dalla poesia sin da prima di incontrarci, ma le nostre radici sono caratterizzate dal pop, pop-funk, soul e pop-sperimentale passando dai grandi classici italiani e internazionali che hanno segnato la storia della musica, fino ad arrivare ad un sound più giovane e fresco che possa donare immagini e comunicare energia. Nello specifico, nei nostri 2 brani: Tutto Tace (Quando Sei) e Rifugio, siamo passati da un pop-funk ricco di good vibes ad un pop-sperimentale più elettronico e caratterizzato da un’energia sensuale ed accattivante.
Un rifugio mi rimanda alle locande della canzone d’autore bolognese. Per voi cos’è?
Innanzitutto siamo onorati di aver suscitato con Rifugio anche l’atmosfera della canzone d’autore bolognese. Il rifugio come l’abbiamo ideato noi si può descrivere bene con il colpo di fulmine, che può prendere vita con una persona piuttosto che con un oggetto o un luogo. Nel nostro caso è stato l’incontro con una figura femminile intrigante e travolgente che ci ha permesso di cullarci in un ambiente avvolgente, libero e senza giudizio.
Oggi ci sono ancora i rifugi per come li intendete voi?
Sicuramente i rifugi esistono dal momento in cui la persona che si imbatta in essi abbia la capacità di accogliere quei sentimenti. Ci auguriamo che questi rifugi possano continuare ad esistere nonostante in quest’epoca siamo sempre più bombardati dal mondo digitalizzato e ci godiamo forse meno la possibilità di guardare in alto e incrociare gli sguardi dei nostri Rifugi.
E il vostro personalissimo rifugio? È dentro questo suono?
Non per forza il nostro rifugio si racchiude unicamente dentro questo suono. Avendo inizialmente concepito il brano come una “ballad”, e quindi con caratteristiche più dolci e leggere, abbiamo la forte convinzione di poterci rifugiare con suoni gemelli che generano però diversi impulsi emotivi.