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Vasco Rossi infiamma la Capitale!

Olimpico Roma Giugno 2018 Foto Pizzarotti/Chiaroscuro

Vasco Rossi porta a Roma il suo Vascononstop Live 2018, il suo show più pesante (a livello sonoro), e con visual giganteschi. Una struttura enorme, 70 metri il palco, 1000 luci, 50 sorgenti laser, 600m2 di schermi led e 24 “punti fiamma”. Lo spettacolo è assicurato.
Affiancato da una band agguerrita e aggressivissima, protesa verso la resa hard rock degli arrangiamenti, Vasco ha avuto il coraggio di rimettersi in gioco dall’inizio alla fine arrangiando tutto in chiave metal-industrial, con le chitarre di Vince Pàstano e di un gigantesco Stef Burns in primissimo piano, le percussioni e i cori elettrici di Beatrice Antolini che entrano prepotentemente in orecchio, la batteria granitica di Matt Laug in coppia col basso pieno della new entry Andrea Torresani (che ha sostituito Claudio “Il Gallo” Golinelli), è una prova nella prova.
Sono da poco passate le 21 e le luci si spengono. È il segnale che fa scatenare un delirio di applausi e grida. Il rocker viene accolto come un dio dai suoi fan e inizia il live con “Cosa succede in città”. Il concerto va ben oltre le aspettative. Il rocker è energico, in forma e propone una scaletta con i grandi successi, quelli che il pubblico romano non smette di cantare.
Il clima si scalda ancora di più con “Rewind” dove alla frase “Fammi vedere” arrivano sul palco reggiseni e la libertà è al massimo, nessuna volgarità, anche se Vasco sorride e si gode il momento mentre allegro canta con l’intimo in mano. Impossibile star fermi e il concerto si trasforma in una festa incontenibile colma della classica allegria dove si è tutti amici e ci si vuole tutti bene. Sì, hanno tutti una birra in mano.“
A tratti il live diventa pura poesia come in “Il mondo che vorrei”, “Un mondo migliore”, “Senza parole” e “Sally” e in un attimo tutto si fa intimo e riflessivo.
Le canzoni più belle se le gioca con irriverenza, tipo Domenica lunatica, e osa l’impossibile: tagliare fuori Vivere. Uno dei suoi pezzi simbolo eliminato dalla scaletta senza remore. Vivere, è passato tanto tempo…sì. Ma Vasco Rossi è ancora il RE degli stadi, libero di lanciare le sue canzoni nel vento. Il risultato è una forte emozione che solo i grandi artisti riescono a far provare e si torna a casa continuando a cantare, come se non fossero state abbastanza le tre ore a squarciagola, ripetendosi che ne è valsa davvero la pena, anche quella di star fermi per così tanto in colonna.

Ma non finisce qui…le prossime date del VASCONONSTOP LIVE 2018 sono il 16 e il 17 Giugno a Bari e il 21 giugno a Messina.

www.vascorossi.net

Scaletta Vasco Roma 2018

Intro
Deviazioni
Blasco Rossi
E adesso che tocca a me
Come nelle favole
Fegato, fegato spappolato

Medley rock: Delusa, Mi piaci perché, Gioca con me, Sono ancora in coma, Stasera, Rock’n’roll show
Vivere non è facile

Sono innocente
La fine del millennio
Interludio
(Beatrice Antolini esegue Ciao)
C’è chi dice no
Gli spari sopra
Stupido Hotel
Siamo soli
Domenica Lunatica
Il mondo che vorrei

Medley elettrodance: Brava, L’uomo più semplice, Ti prendo e ti porto via, Dimentichiamoci questa città
Rewind

Un mondo migliore
Medley acustico: Dillo alla luna, L’una per te, E…
Senza Parole
Sally
Siamo solo noi
Vita spericolata
Canzone
Albachiara