Tornano i Vallanzaska, torna quel certo modo di restituire teatralità alla canzone che si veste di intelligente ironia. Tornano i milanesi di “Spaghetti ska” o della più celebre “Generazione di fenomeni”. Un nuovo disco oggi per festeggiare 25 anni di carriera: si intitola “Orso Giallo” ed in rete proprio in questi giorni presentano il nuovo video “Assessore” che ovviamente vi alleghiamo a seguire. Una canzone irriverente che trasgredisce agli stilemi dello ska classico in più momenti, cercando le citazioni di stile, l’America fumosa o l’Europa glitterara, mantenendo sempre quel piglio irriverente che dovrebbe far riflettere prima ancora di farci sorridere. Due chiacchiere con i Vallanzaska:
Un nuovo disco per i Vallanzaska: presente, passato o futuro?
Futuro, assolutamente. Questo disco vuole essere una sfida, un messaggio chiaro. Ci sono venute fuori canzoni in gran parte diverse dal solito. Non dico che sarà la strada che proseguiremo anche in futuro, ma chissà. Di sicuro ci siamo divertiti tantissimo a comporre l’album. Abbiamo 25 anni di storia. Sempre in pista, senza mai scioglierci e riprenderci come tanti solo per moda. Noi se non suoniamo siamo nella merda. E’ la nostra vita. La voglia di scrivere musica con un taglio più maturo, meno ragazzino, dopo 25 anni di fedeltà al genere è stato un gesto naturale. Anche dal punto di vista delle registrazioni in studio curate da Michele “Gas” Castagna, l’immagine è più vicina al futuro che al passato. Insomma, la sfida è lanciata, vediamo cosà dirà il nostro amatissimo pubblico.
Che poi di quando in quando l’elettronica sembra aver preso un peso maggiore…o sbaglio?
Vero, basta ascoltare “DUBai”, “Io non c’entro”. Dove secondo noi sta bene, ce la mettiamo senza più chiederci se è ska o no, se è ripetibile o no in concerto.
Dall’Italia avete sicuramente rubato l’ispirazione e le immagini da cui trarre i vostri dipinti. Ma c’è qualcosa che invece dall’Italia non avete voluto proprio prendere?
L’Italia è come il maiale: non si butta via niente.
Quanta America c’è in questo disco?
Ce ne è nella stessa misura che impone una società globalizzata. Poi certo, se gli USA eleggono Donald Trump, una sorta di insicuro capriccioso col talento del guadagno non è mica colpa mia se diventa un ottimo personaggio da raccontare in una canzone dei Vallanzaska, tra l’altro funky. Comunque si, ce ne è un bel po’ di America nel disco, basti osservare agli argomenti che affrontiamo nelle 14 tracce del disco. Bella domanda.
C’è un punto di non ritorno nella produzione di ogni artista. Un momento in cui le cose cambiano e prendono una veste nuova, nuove cose, nuove evoluzioni. In 25 anni: il vostro punto di non ritorno?
Indubbiamente questo.