Difficile catalogare un disco come “Cronico” che di suo sfoggia cliché decisamente inequivocabili. Queste voci che si rafforzano nelle chiuse dei periodi, questi autotune che colorano e sono parte integrante non solo di una narrazione ma divengono anche testimonianza di un periodo, di una
Energia che sentiamo di dover arginare ma che in fondo sa come placarsi da se. E resta fluttuante dentro orchestrazioni, dentro riff ricchi di glamour, dentro un sapore bizzarro, circense ma anche molto americano. Eppure in solo 5 brani si rischia di girare più continenti. Parliamo dell’esordio
Di sola chitarra classica si nutre questo disco prezioso firmato dal compositore e chitarrista Andrea Cavina. Si intitola “10 Lettere” e pensate a quanto romanticismo e quanti messaggi sociali che mi piace rintracciare: già tutto parte dal suono di una chitarra classica che da sola apre scenari
Un disco di pop pregiato significa che ha rispetto della pulizia, della credibilità, un disco che sa misurare la voce con cura, nelle chiuse, nella precisione. Ma anche quelle flessioni piacevoli che rendono umano il tutto anche quando è il suono digitale ad imperare. “Danze Cosmiche” suona
Un titolo assai strano al suono, alla pronuncia: “Petricore”, primo lavoro di inediti per Daniela D’Angelo che certamente non ha una carriera nuova alla scena italiana. Disco dal titolo che raffigura una nuova nascita probabilmente, un nuovo inizio ma che in fondo custodisce canzoni di una
Disco delicato, suono che incontra e sposa la melodia, tecnica che conduce per mano dentro trame digitali molto spesso ancorate ai cliché del santo main stream. Paolo Bottini e Sergio Guida dalla pandemia portano via una nuova nascita, un moto di resistenza tutto personale che significa anche
Certamente la pandemia segna, ha segnato e probabilmente segnerà ancora per molto l’ispirazione e la radice delle canzoni italiane. Il nuovo singolo del cantautore siciliano, figlio di grande arte diremmo anche. Oreste Muratori ci regala “Nuvole sul divano”, un brano cupo,
Primo lavoro personale del producer milanese Fred Branca dal titolo didascalico “Romantico Punk”. Lavoro che ovviamente, vista la sua carriera, non poteva che portare a casa un dose massiccia di contaminazione. Ed il romanticismo di un cantautore ora si mescola al sapore