Adriano Tarullo: ecco le sue “Storie di presunta normalità”
Come dire che “finalmente” il menestrello abruzzese abbandona il dialetto e torna alla radice dell’italiano, come per parlare a tutti, come per fare anche lui un salto verso una “omologazione” che sia però più di carattere sociale che lavorativa. Ed è così che suona questo nuovo disco di