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Simone Viscomi: una dedica all’amore

Certamente siamo nel mondo del pop con quel piccolo retrogusto che ai nostalgici rimanda alle balere di provincia, dentro le linee di un karaoke romantico e di serate consumate con poco. L’amore c’entra. L’amore è il centro del nuovo singolo di Simone Viscomi che ci regala una canzone dal titolo didascalico “Canterò una canzone” ricca anche di un video ufficiale che troviamo in rete.

L’amore torna ad ispirare le canzoni. È mancata da tempo ma non del tutto direi. Cosa ne pensi?
Si confermo ed aggiungo meno male. Penso che ad ogni modo, in svariate forme, anche in quelle “più crude”, “più fredde” ed immediate del mondo contemporaneo, ci sia sempre stato comunque un filo conduttore, in generale con le emozioni e con l’ amore. Quello che è variato principalmente dal cantautorato classico, sono sicuramente i modi di comunicare; figli del tempo in cui viviamo, dove tutto scorre veloce ed immediato, anche attraverso la rete digitale che bisogna imparare a dosare, vivere e condividere in maniera equilibrata. Li dove tutto succede e molte volte, spesso, si tende a definire quei valori di un tempo come vecchi e sepolti ma dove in realtà, talvolta, si apprendono concetti nuovi espressi in maniera più moderna e pienamente apprezzabile.
Oggi è molto difficile ma in realtà, così come cerco sempre di fare da genitore, nel percorso di crescita di mia figlia, penso che vadano comunque sempre custoditi, coltivati e tramandati i valori base e chiave per poter convivere “nel e con” il mondo: le passioni, i sogni, le idee, le emozioni, l’ amore ed il rispetto verso la famiglia, verso il prossimo, sino a quando è ricambiato e riconosciuto.

Bello il video con l’arte su sabbia… di chi è la mano?
Il video nasce dall’idea ed obiettivo di trasmettere e comunicare, la semplicità e l’ umiltà del brano stesso e dei suoi contenuti. In maniera “quasi primitiva” e con pochi elementi a disposizione si può ottenere l’ immagine di un racconto. Dunque, così come narrando una storia, leggendo un libro od ascoltando una canzone, si può viaggiare nell’immaginazione, attraverso le percezioni più svariate, ricevute dalla stessa narrazione, da parte di ogni singolo ascoltatore. La mano e soprattutto direi l’ arte, è quella delle “Sand Art”, molto popolari su you-tube.
Un’ arte molto affascinante ed easy “da strada”, che mi ha sempre colpito ed ho voluto pubblicizzare in qualche maniera. Perché per me è sempre bello condividere le capacità ed aiutarsi tra artisti. Dunque, pura capacità dell’artista che con un semplice pugno di sabbia, riesce a trasportare l’ occhio umano, verso racconti, attraverso le immagini e gli eventi che si susseguono e si trasformano, metaforicamente, un po’ come nella vita.

Un suono decisamente digitale e se vuoi anche lo-fi… da cosa prende origine?
Scrivo e produco le mie demo e le mie canzoni completamente in solitaria nel mio studio partendo da un’ idea sicuramente in modalità lo-fi per poi condividerle con lo studio di produzione, ove ampliamo, invece insieme, l’ arrangiamento, non stravolgendo mai troppo il suono e lo stile pensato in partenza per trasmettere tali emozioni ma al contrario arricchendolo di dettagli e suoni migliori con l’ impiego e l’ impronta del digitale, rendendolo il più moderno possibile, senza però stravolgerlo.
Per questo brano, l’ obiettivo è stato proprio quello di trasmettere l’ immagine ed il suono di parole semplici e delicate, inizialmente, quasi sussurrate nell’ orecchio della persona amata. “Una trasparente confessione ed una vicinanza emotiva” che tende a manifestarsi in un crescendo, durante tutta la ballad.

Un singolo… un disco in arrivo?
Avrei molti brani ancora nel cassetto per comporre un album, sarebbe un bel traguardo e per altro, non è detto che in futuro non si possa pensare anche a questo.
Ma sicuramente, penso che al giorno d’ oggi, dove tutto scorre immediato e veloce, molto spesso, la musica funge da mero sottofondo musicale alla frenesia di tutti i giorni, come una radio, attraverso l’ ascolto di play-list, varie e diversificate, composte da brani di più generi e più artisti che subiscono spesso lo zapping dell’ utenza come con il telecomando di una tv. Si ha poco tempo per ascoltare album interi per artista e per farsi ascoltare, a meno che non si tratti di colossi della musica internazionale o nazionale ed album molto attesi dalla critica e dal pubblico.
Pertanto, secondo me, oggi, ogni nuovo singolo di 3-4 minuti è già fine ed album di se stesso e nell’ insieme di varie uscite, nel tempo, può andare sicuramente a comporre un quadro ed un dipinto fatto di varie sfumature e colori che possono generare una playlist di canzoni che si sposano bene in termini di suono ed emozioni, praticamente equivalenti ad ottenere un album.