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Silvia Conti: un nuovo brano, un nuovo incrocio, una “vecchia” direzione

Finalmente un nuovo singolo dopo il fortunato disco “A piedi nudi (Psichedeliche ipnotiche nudità)” uscito nel 2017 per la RadiciMusic. E squadra che vince non si cambia dice il noto adagio e difatti ritroviamo Gianfilippo Boni alla produzione tecnica e la grande collaborazione di Bob Mangione alle chitarre che si presta anche ad interpretare un grandioso “diavolo”. E torna la simpatia leggera e il peso d’autore “sporco” di Silvia Conti con questo nuovo singolo dal titolo “L’incrocio del diavolo (Devil’s crossroads blues)” con un video ufficiale che richiama la scanzonata leggerezza di quel certo modo di confezionare una storia “blues”, rionale, popolaresca, in bilico tra ironia e verità, allegoria e sacralità. E il rimando lirico e visivo è decisamente inequivocabile: Robert Johnson ed il suo patto col diavolo. Ed ormai, come ci dice la Conti, i suoi 27 anni sono passati da un pezzo… che cosa mai le potrà succedere? Nonostante questo, mai perdere d’occhio le grandi radici…

Finalmente un nuovo singolo. Lasciami fare una metafora e che ti sia di ispirazione per continuare la frase e raccontarci un po’ di questo brano. Oggi a piedi nudi sei arrivata a quell’incrocio…
Ci sono arrivata ma non a piedi nudi bensì con delle belle scarpe solide che hanno nome e cognome: Roberto “Bob” Mangione e Gianfilippo Boni solo per citare i primi due.

Il blues in qualche modo è sempre stato un retrogusto di tutta la tua scrittura… o sbaglio?
Non sbagli affatto e già si poteva sentire nel lavoro precedente dove ci siamo divertiti con “Vai”, una ballata blues con un testo molto divertente ed equivoco, come spesso accade proprio nel Blues.

Anche le trame sottili della tua voce in qualche modo hanno tradito questa direzione…
Queste tue parole mi fanno immensamente piacere anche se più che di “trame sottili” parlerei di “trame sporche”, ho cercato di mettere la mia voce proprio al servizio di questo brano e alla sua atmosfera polverosa e quasi antica, alle radici del blues.

In definitiva: perché questo “omaggio” a Robert Johnson?
Perché Robert Johnson è il padre del blues, perché nonostante questo è ancora sconosciuto al grande pubblico, perché mi sono detta: “Io ormai i ventisette anni li ho passati da un pezzo, che mi potrà mai succedere se incontrassi davvero il diavolo all’incrocio?”. A parte gli scherzi, l’omaggio al grande musicista è dovuto per chi, come me, ama il blues e questo è stato il mio!

Ed ora la domanda delle domande: il nuovo disco di Silvia Conti?
Il nuovo disco è in lavorazione e dovrebbe uscire penso entro l’anno. Le cose vanno a rilento per cause non dipendenti dalla mia volontà ma è un lavoro al quale tengo molto e mi piace fare le cose perbene. Sarà un disco un po’ diverso dal precedente, forse più serio (non molto però, prometto) per gli argomenti trattati dai brani ma con al mio fianco lo stesso gruppo di musicisti: squadra vincente non si cambia!