La delicatezza di una presa di coscienza. L’essere se stessi prima ancora che una copia di altre cose viste e vissute. Riccardo Fenu guarda alla vita e alla sua casualità nel nuovo singolo dal titolo “L’ombra degli altri”, brano nuovo dal suono di sintesi e di elettronica moderna, mai sfacciata, ma esagerata.
Sapendo di come questa società ci costringe a fingere… in che misura questo disco può essere una canzone di carattere sociale?
Sicuramente il brano può essere interpretato in modo diverso in base all’ascoltatore, credo però che l’idea di ritrovare il proprio percorso, il non arrendersi davanti alle difficoltà come racconto nel brano, possa essere un modo di ribellarci a ciò che può sembrare imposto.
Ritrovare se stessi significa anche procedere per sintesi ed eliminare il superfluo?
Direi proprio di si, il superfluo occupa comunque uno spazio non indifferente nella nostra vita.
Questo suono? Tanto deve alla sintesi se vuoi… o sbaglio?
Sicuramente la scelta della melodia è stata influenzata dal significato e dal concetto che cercavo di trasmettere, l’idea di lasciare il brano in acustico invece è stata puramente una scelta di gusto personale.
Quanto indie pop dietro le trame di questo brano? Che sia questa la tua direzione ufficiale? Oppure l’elettronica ti porterà altrove?
Non credo io possa prendere una direzione più elettronica. Il mio genere musicale va più verso il pop rock. Forse questo è il brano più pop che abbia scritto ma cercando di tenere sempre quella direzione.