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Nevica Noise: l’elettronica tra letteratura e cibernetica

Gianluca Lo Presti. Produttore, compositore…discografico. La cerchia è completa ed oggi quel fascino che trovammo nel progetto di Nevica su Quattropuntozero che ci regalò nel 2013 il bellissimo “I DIRI MISERABILI DI SAMUEL GEREMIA HOOGAN” (commistione tra indie rock e psichedelia cibernetica), oggi si tramuta, evolve, diviene crisalide e spirale. Ruota in circolo e si poggia delicatamente quasi senza far rumore. Si fa chiamare NEVICA NOISE, perchè il grunge delle chitarre diviene sintetizzatore di computer e di quando in quando voci che paiono misteri a suggellare un messaggio proveniente da un’altra galassia. Sono 8 nuove tracce in questo disco che si intitola “SPUTNIK” per lo più strumentali che Lo Presti confeziona ispirato non solo allo Sputnik famosa nello spazio, ma anche ad un romanzo che a questo punto invita a leggere: “La ragazza dello Sputnik” di Haruki Murakami. Circolarità, improvvisazioni in studio su basi composte e determinate. Un suono che pulito e maturo per quanto visionario e libero di essere quello che crede…eppure lo fa con grande mestiere. Dalla rete prendiamo il video di “Crisalide d’aria” in cui troviamo anche il batterista Alessandro Gomma Antolini. Di seguito vi raccontiamo l’opera da una descrizione curata proprio da Lo Presti: il disco sezionato trasversalmente dalle parole, traccia per traccia. A voi il giro circolare di boa…

Mother And Daughter
Questo è il primo singolo del disco. Sempre nella letteratura di Murakami la Madre e la Figlia sono il simbolo di un passaggio di testimone,la conoscenza,l’esperienza ,l’essenza della vita che si tramandano affinchè la figlia possa portare a compimento la missione della Madre intesa come entità che “inizia” e percepisce “perceiver” la verità che trasmette alla figlia che riceve “receiver” e attua il cambiamento nel mondo.

Sputnik
Mi sono immaginato questo brano come il lento e ossessivo girare della navicella nello spazio siderale senza fine. Le esplosioni del ritornello possono sembrare come un tentativo di opporsi a questo schema infinito nella speranza appunto di romperlo definitivamente. C’è la speranza di un ritorno che come spesso accade nella vita,non avviene mai. Un brano che definirei claustrofobico

Hotel Okura
Psichedelia elettronica, effetti e droni si susseguono e si intrecciano sullo sfondo di un’atmosfera “dark”e cupa come quella dell’inquietante Hotel a 56 piani di Tokyo dove accadde un misterioso e importante delitto.

Il mondo primordiale
Questo pezzo è stato fatto in collaborazione con Daniele Brusaschetto. Sue sono le voci e le ritmiche destrutturate sotto i miei tappeti sonori. Forse il brano che sintetizza al meglio lo spirito dell’album: un magma sonoro assolutamente anarchico dove nessun suono prevale sull’altro.

Sarin
È  l’arma chimica usata nell’attentato alla metropolitana di Tokyo nel 1995. Qui l’atmosfera wave e post punk di basso e batteria riconduce al suono di Nevica su Quattropuntozero. I synth sono disperati lamenti di alienazione.

The Light Side Of Dark Boy
Uno dei primissimi pezzi scritti con l’obiettivo di rendere più luminosa e solare la mia scrittura. Il crescendo finale con la batteria vera mi ricorda alcune atmosfere a me care dei Death in Vegas.

Do Nascimento
Il brano più trasgressivo. Uno spaccato al veleno della nostra asettica e putrescente quotidianità tra valori non-valori e retoriche di massa utili solo a distrarci e narcotizzarci. Il risveglio finale è un omaggio a Mauro Scardovelli illuminato psicoterapeuta e musicoterapeuta genovese.

Crisalide d’aria
Chiude idealmente il cerchio partito da Mother and Daughter. Nel principio di trasmissione tra la madre e la figlia c’è una crisalide che fluttua sospesa in aria dove lentamente prende forma quest’ultima come un embrione nella placenta. E’ un brano di rigenerazione un inno alla vita e al risveglio della coscienza.