Dolce e intimo, per molta parte assolutamente fresco e rigenerante. Il nuovo disco di Giulia Pratelli si intitola “Va tutto bene” e si lancia in rete con il singolo “Tutto bene” di cui vi presentiamo anche la clip ufficiale. Una produzione artistica guidata dal cantautore genovese Zibba che spesso, ultimamente soprattutto, troviamo impegnato in questi ruoli. Dunque un sound che rispecchia molti dei canoni a cui lui stesso ci ha abituati ma la scrittura e la semplicità di questa bellezza è farina del sacco della Pratelli che mescola forme canzoni pop delle più classiche a momenti meno scontati. I testi, da buona cantautrice, giocano un ruolo importante: siedono in equilibrio tra quello che il messaggio e la metafora che si agita attorno. Un ricamo in rosa…una sensibilità e una musica decisamente rosa.
Mi incuriosisce sempre la copertina delle cose. La tua che dice?
… che va tutto bene! Per questo devo ringraziare Sara Rojec, Giorgia Borneto, Anna Olivieri e Davide Incorvaia per aver lavorato con me a questa cosa e per aver restituito un’immagine in cui mi riconosco pienamente.
Quando il pop incontra la musica d’autore. Che cosa ne nasce secondo te?
Possono nascere belle canzoni, secondo me! Non credo che un testo perda qualcosa del suo significato e della sua bellezza se accompagnato da un linguaggio musicale più vicino al pop… Abbiamo molti esempi intorno di come il pop e il cantautorato possano incontrarsi e regalarci belle cose.
Che poi possiamo dire che questa è la tua prima vera ed ufficiale esperienza come autrice?
In realtà ho sempre scritto canzoni e anche nel mio primo album i brani erano quasi tutti miei… stavolta però è diverso perché abbiamo lavorato in un modo per me nuovo, concentrandoci sulla scrittura come mai avevo avuto occasione di fare… è stata un’esperienza nuova che mi ha fatto crescere molto!
Ma alla fine dei conti: ti senti più cantante o più cantautrice?
Mi sono sempre divertita a cantare canzoni di altri artisti, a reinterpretare grandi successi della musica italiana e internazionale… in questo momento però mi sento più una cantautrice.
Perchè l’omaggio a Fabi e Gazzè?
Perché è un po’ la canzone simbolo di quel cantautorato a cui ho sempre fatto riferimento e al quale devo tanto:Gazzé, Fabi, Sinigallia… come anche Silvestri, Carmen Consoli. È un brano che avrei voluto scrivere… ci siamo divertiti ad arrangiarla e interpretarla a modo nostro!