Sensualità, eleganza ma anche tanto eros, pudico e ben mostrato in scena. Federica Pacela, regina dei social network, influencer che da tempo ha sdoganato anche la sua immagine dentro la tv commerciale, approda sulle rive della musica con questo singolo d’esordio, un tormentone estivo che non lascia scampo alle tante riletture in chiave sociale… per quelli che sono divenuti oggi i termini di normalità e abitudine. Si intitola “Vai col tanga” e dal video di lancio va in scena la vera natura di Federica, elegante, sensuale come dicevamo all’inizio. Come a dire che la bellezza che esiste va portata con mestiere…
Un primo singolo per questa estate rovente. Eppure ci saremmo attesi un impatto di eros molto maggiore anche visto il tuo mestiere di influencer. Sei stata decisamente “casta” ed elegantissima. Come mai questa scelta, se possiamo azzardare l’argomento?
Grazie, apprezzo molto il complimento. La mia immagine più popolare è quella della sexy influencer molto poco vestita, ma… con “Vai con tanga”, al di là delle aspettative di molti, mi è piaciuta l’idea di esprimermi diversamente e di non essere troppo condizionata dal mio stesso personaggio… che ovviamente è solo una parte di me. Per chi la conosce davvero, Federica assomiglia tanto di più alla donna del videoclip.
Il tanga cosa rappresenta per Federica Pacela? Come lo ritroviamo dentro questa società di oggi?
Il tanga è uno stratagemma per evitare che si veda il segno dello slip sotto a un abito o ai pantaloni, oggi quasi sempre molto “fascianti” e quindi impietosi nei confronti di ogni minimo “difetto” fisico. Poi è un accessorio ritenuto molto sexy perché mostra una parte anatomica femminile che oggi parrebbe piacere agli uomini addirittura più del seno. A sentire persone più mature di me piaceva di più il seno, un tempo, E piacevano molto le gambe. Oggi sembra piacere piace di più il fondoschiena e per me è ok: mostrare del tutto il seno mi imbarazza abbastanza, mostrare il sedere – stranamente – per nulla.
Apparire… ecco il vero target di questa nostra società contemporanea. Come la vivi e cosa ne pensi?
In due modi diversi: la parte di me che riguarda l’apparire per lavoro mi ha dato una possibilità. Io se non appaio saluto e sparisco. Fine. Certo un giorno farò altro, ma intanto per è così e va bene. Riconosco però che oggi apparire equivalga per troppi a “contare qualcosa” … e questo non è vero. Nella maggior parte dei casi, anzi, è falso. Il lockdown avrebbe dovuto farci capire come il nostro sistema è tutto tra le mani di milioni di persone che non compaiono – e non appaiono – affatto, contando invece moltissimo. Eravamo tutti chiusi in casa, ma mentre i personaggi con molta visibilità si facevano i selfie in pigiama, milioni di persone senza alcuna visibilità, rischio o non rischio erano al lavoro e mandavano avanti la baracca. Non solo medici e infermieri e volontari del soccorso, ma personale dei supermercati, farmacisti, impiegati delle amministrazioni comunali, Forze dell’Ordine, netturbini eccetera. Gente normalissima che conta davvero e in modo decisivo nella nostra vita e non ci pensiamo mai. Ora, se a qualcuno potrebbe sembrare che questo discorso io lo faccia per “apparire” modesta o addirittura intelligente (…), mi spiace, ma ho detto solo la verità.
Senza influencer o personaggi del gossip il mondo andrebbe avanti lo stesso. Senza chi ci libera della spazzatura – un esempio a caso e lo so che non è sexy – invece no.
Come il tuo nascono mille altre dimensioni lavorative oggi. Cercando di tirarti fuori dal tuo ruolo ti chiedo: pensi sia un bene o un male nell’ottica della cultura e della crescita di una società? La possibilità che tutti hanno di fare e di dire… secondo te è una ricchezza o un grosso peso sulle responsabilità?
L’una e l’altra cosa. Bello che tutti possano esprimersi liberamente, però il mare magno delle cose assurde sui social è da anni fuorviante, depistante e persino pericoloso. C’è gente che diffonde fake news via social dalla mattina alla sera. Una creator su Tik Tok giorni fa consigliava di smacchiare i suoi denti con una “gomma magica” che si è rivelata uno smacchiatore per lucidare le superfici, pericolosissimo per la salute. Il video è stato cancellato, ma la ragazza ha 25.000 followers…chi avrà letto e preso per buono il suggerimento senza informarsi? Prima o poi bisognerà inchiodare alle proprie responsabilità chi arreca danno attraverso la divulgazione di informazioni false o dannose. Il web da questo punto di vista è una giungla ormai, e questo con la libertà di espressione non ha nulla a che vedere.
Io mi chiamo fuori: mi mostro e basta. Non arreco danno ad anima viva. Non contribuisco sicuramente alla cultura e nemmeno alla crescita della società, ma almeno non diffondo cose scopiazzate senza avere gli strumenti culturali per verificare se siano vere o false.
Parliamo del suono e della produzione di questo brano: come ci hai lavorato?
Mi sono interamente affidata alla produzione – la PGO Lab – e alla collaborazione di Alberto Boiani, del cantautore Andrea Tarquini e del produttore e ingegnere del suono Marco Zangirolami di “Noise Studio”. Volevamo un pezzo leggero e divertente, senza pretese, adatto a chi come me non aveva mai cantato in vita sua. Mi sono molto divertita.