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Fabio Criseo: a Roma, a Radio Rock, in Italia

Fabio Criseo. Un disco nuovo che proprio oggi alle 16,00 presenta dal vivo a Radio Rock. Un disco romano che un po’ ci fa pensare a Rino Gaetano. Un disco che cerca il gusto popolare, che insegue quelle melodie che riconosciamo sulla pelle, quelle che ci sembrano qualcosa che hanno ispirato un po’ tutti nella vita di tutti i giorni. E poi c’è la romanità di Fabio Criseo che non è certo educata e composta, esattamente come ci si aspetta da una romanità. “Avrei voluto essere Lapo Ercane” è un titolo forte per un disco. “Cci Vostri” è un titolo assolutamente conseguente per un singolo di lancio. Non bada alla forma e sinceramente nell’ascolto di tutta l’opera questa forma un poco confonde i suoi confini…un poco cade il forte piglio personale, un poco sembra carne e un poco sembra pesce. Di certo è che questa volta, Criseo con la sempre preziosa collaborazione di Luigi Piergiovanni, hanno fatto un disco che ha tanto da dire. E noi ci immergiamo in una chiacchierata come si deve:

Diamo sempre addosso ai politici e alle istituzioni. Diamo addosso anche ai media plastificati. Ma una domanda te la voglio fare: credi sia anche giusto parlare di un popolo che in fondo vuole proprio queste cose e non si ribella?
Il popolo non si ribella, è vero, difficilmente per lo meno, provo però a stimolarlo alla ribellione, se non ci riuscirò se non altro se saranno fatte du risate; il brano è comunque terapeutico, la gente si può sfogare cantando il ritornello di CCI VOSTRI.

Perchè parliamoci chiaro: se un talent show di una televisione privata è in piedi da dieci anni e più è anche grazie a milioni di italiani che lo guardano…grazie a questo si vendono pubblicità e si sostiene quel preciso mercato.
Infatti spesso si criticano i talent ma se la gente non fosse accondiscendente non esisterebbero, la gente prende quello che gli dai spesso, troppo. Comunque l’idea del talent non è necessariamente negativa, forse da noi è svilito per la mancanza di attenzione verso l’arte mentre c’è molta attenzione a favore dei giudici “divi”. Poi io guarderei più al lato artistico che a quello vocale.

Dalla tua come artista impegnato, oltre fare questo tipo di musica che certamente non lascia fuori nessuno, che tipo di impegno hai a favore di questi ideali che canti?
Cerco di comportarmi bene e di trasmetterlo. Cerco di essere coerente con quello che dico.

Ma in generale secondo te un cantautore, ha il compito di far riflettere o di perpetrare un qualche impegno sociale o politico o culturale?
Per me può fare come je pare, il cantautore non è né un insegnante ne un politico. È un menesterello che vuol far divertire ed in alcuni casi far pensare.

Ho l’impressione che in particolare “Nina 100 ore” in qualche modo interrompe questa romanità ironica e sovversiva…dal popolo della strada sei passato al pop industriale. Sbaglio?
Non credo che Nina sia incoerente, convive bene con gli altri pezzi, è la parte più sentimentale di me cantata da me allo stesso modo di un altro brano più ironico o sociale.

Per finire mi viene la curiosità di chiederti circa il video. Non sembra sia stata rivolta molta cura nella sua realizzazione, nell’idea o altro…
Infatti, ti sembra bene, era quello che volevamo. A che serve fare un video “diverso” per un messaggio così semplice e diretto? Del resto vedo dei video costosissimi su brani inutili.