Ormai prossimo all’uscita (programmata per il 9 Giugno), “Drones” è il nuovo album dei Muse e si prospetta un ritorno al passato, verso un sound più rock e meno elettronico, assolutamente in linea con il tema della loro nuova creazione.
Drones, infatti, rappresenta un ammonimento e un avvertimento: il progresso tecnologico sta sfuggendo al nostro controllo e la società ci sta trasformando in robot privi di arbitrio. Dobbiamo darci una scossa e proteggere ad ogni costo la nostra umanità.
Il concept di Drones, prodotto dalla sapiente mano di Mutt Lange che ha curato la produzione discografica di altri big (del rock, ma non solo), come AC/DC, Bryan Adams, Nickelback, Maroon 5 ed altri, narra di un’eterna lotta tra umanità ed intelligenza artificiale che si concretizza in un’ambientazione decisamente dark e futuristica il cui stile ci ricorda grandi capolavori come 1984 di Orwell o 2001 Odissea nello Spazio di Kubrick.
In questo universo svuotato, “il mondo è abitato da Droni che utilizzano Droni per trasformarci tutti in Droni” che eseguono gli ordini senza riflettere e senza porsi domande.
Drones esplora il viaggio fisico ma anche, e soprattutto, interiore dell’essere umano dal momento in cui si ritrova abbandonato e senza speranza, al momento in cui viene indottrinato dal “Sistema” per diventare un perfetto Drone senza arbitrio, fino all’istante in cui quel briciolo di umanità rimasta si fa sentire e, nel silenzio di una mente vuota, diventa talmente assordante da spingere alla ribellione contro l’oppressore.
Un concept tutto di Bellamy, che confessa che “l’ispirazione è arrivata dalla lettura di ‘Predators, The CIA’s Drone War on Al Qaeda‘, un libro molto interessante sull’utilizzo dei droni in guerra“. L’artista spiega come sia rimasto sconcertato dall’idea che in guerra vengano schierati droni che eseguono gli ordini senza fiatare, senza pietà e senza capacità di discriminazione, e si definisce allarmato al solo pensiero che in futuro delle macchine senzienti possano arrivare a decidere autonomamente di uccidere esseri umani senza essere state programmate per farlo.
Attraverso Drones, i Muse intendono, quindi, trasmettere un messaggio di speranza, a dispetto delle apparenze: spiegano, infatti, che l’album vuole essere la fotografia non solo di una società in crisi, ma anche del momento di smarrimento di un uomo (inteso come ogni uomo) da cui si può uscire attraverso un viaggio introspettivo che porta ad una sorta di purificazione e di presa di coscienza. “Vince la speranza, io stesso ho trovato un mio equilibrio”, ha confessato lo stesso Bellany.
Non ci resta, quindi, che goderci il ritorno alle origini rock della band britannica, non dimenticando che presto si faranno vivi anche qui in Italia, al Rock In Roma, in occasione della tappa italiana del loro tour, prevista per Sabato 18 Luglio.
DI SEGUITO LA TRACKLIST COMPLETA DI DRONES
1. Dead Inside
2. [Drill Sergeant]
3. Psycho
4. Mercy
5. Reapers
6. The Handler
7. [JFK]
8. Defector
9. Revolt
10. Aftermath
11. The Globalist
12. Drones