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À Rebours: “Ritrovandoti” è il nuovo singolo

Terzo singolo per gli À Rebours, trittico chiuso e si chiude anche (in qualche modo) quel filo conduttore firmato da Davide Lupi dentro le relative clip ufficiali. E questo nuovo capitolo dal titolo “Ritrovandoti” appena esce dal filone precedente pur sempre riconfermando quell’indie-pop dal gusto urbano, dalle vocalità che richiamano un bisogno corale, dall’elettronica “antica” e priva di tempo. Gli anni ’80 imperano, nei suoni come nelle grafiche… come impera oggi quel bisogno di parlare di se stessi oltre la mostra e la scena per le apparenze… ritrovarsi è un tema delicato che i nostri mettono in musica con leggerezza e soluzioni non troppo innovative certamente, ma di sicuro funzionali. E noi approfondiamo il discorso e le pieghe del suono…

Si chiude un trittico o c’è da aspettarsi una quarta puntata?
Con “Ritrovandoti” possiamo dirci soddisfatti di aver concluso un cerchio iniziato con “Méliès” che ha avuto come fine quello di trasmettere un unico concetto veicolato da più messaggi. Dopo ogni chiusura c’è sempre un nuovo inizio, il prossimo sarà in una direzione differente rispetto al passato.

“Ritrovandoti”… oggi più che mai direi… qual è secondo voi la ricetta per ritrovarsi?
Secondo noi non esiste una sola ricetta per ritrovarsi, la ricerca di se stessi è un qualcosa di soggettivo, non segue quindi uno schema fisso. La nostra ricetta, però, prevede il “ritrova te stesso nella scatola degli abiti dismessi e ritorna in voga per ricordare al mondo chi sei”.

Il suono degli À Rebours sta evolvendosi in qualche direzione? Secondo voi dove sta arrivando?
Il nostro suono, come tutto, del resto, è in continua evoluzione ma, al momento, non ci è ancora dato sapere in quale direzione perché le evoluzioni sono quasi sempre randomiche.

Parliamo di dischi… cosa c’è all’orizzonte? Parliamo di digitale o di vinili?
All’orizzonte c’è l’idea di pubblicare un EP che faccia da punto di approdo e di ripartenza verso nuovi obiettivi. L’EP sarà sicuramente distribuito in digitale ma ci sarà anche una tiratura limitata in vinile a cui stiamo lavorando.

E oggi che la musica è ampiamente bistrattata, che tempi sono questi per tornare al buon vecchio rock di quartiere?
Più che bistrattata, oggi la musica è sottovalutata, vista ormai soltanto come un mezzo di guadagno e non più come tramite per veicolare messaggi. Secondo noi, i tempi non sono abbastanza maturi per ritornare ad una musica più concentrata sul contenuto che sulla possibilità di guadagno.