C’è una tensione sottile che attraversa Free Hands, primo lavoro in studio dei Melty Groove. Il trio torinese utilizza la forma canzone come spazio di esplorazione, alternando energia e riflessione, istinto e costruzione. Ne risulta un album complesso ma accessibile, in cui ogni brano rappresenta una sfaccettatura dell’identità della band.
La sezione ritmica è precisa ma elastica, le tastiere disegnano ambienti sonori ricchi, la voce guida l’ascolto con un’eleganza che resta lontana da qualsiasi virtuosismo gratuito. Le scelte di produzione mantengono una forte impronta “live”, valorizzando la componente umana e imperfetta del suono. È un disco che parla di libertà, ma anche di insicurezze, di desiderio e di fragilità. Un album urbano, contemporaneo, che racconta con stile e intelligenza cosa significhi oggi essere una band indipendente e consapevole.
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