Svegliarsi dal torpore ma anche rivoluzionare la propria sensazione di confort zone. Sono queste e tantissime altre le sfumature con cui leggere il nuovo singolo della giovanissima JEY che torna in scena lasciando alla sorella Celeste l’onore e l’onore di scrivere e cantare con lei le liriche di questo brano che tanto dei suoni deve alla nuova frontiere indie pop del tempo che stiamo attraversando. Si intitola “Morfeo” e da oggi si arricchisce anche di un bel visual firmato dalla pregiata regia di Giovanni Bufalini.
Partiamo dal messaggio che penso sia il cuore di tutto. L’incontro è molto più forte e importante di qualsiasi distacco. Eppure è quello che ci fa soffrire. Come uscirne secondo te?
Parlo spesso di consapevolezza, pur non essendone spesso in grado, credo che sia appunto questo l’unico modo per superare la sofferenza, prendere consapevolezza che ogni situazione bella o brutta che sia, ha un inizio ed ha una fine, in coerenza con la vita, almeno nel modo fisico di pensare.
E questa canzone inneggia ad una nuova nascita o esorcizza il dolore di una fine?
Entrambi, poiché non bisogna abbandonare o disprezzare nulla di ciò che siamo, di ciò che siamo stati e di ciò che saremo, poiché tutto é in continua trasformazione e nulla seriamente definibile, anche se ci serve sempre dare nomi ad ogni situazione.
La fine di un dolore, la comprensione e l’accettazione, infine, la consapevolezza di cui parlavo prima.
E perché questo titolo che porta alla mente ben altro?
Ho trovato molto bella la figura di Morfeo, nella mitologia greca il re dei sogni, e mi sono immaginata che in qualche modo potesse dare serenità, durante le ore di sonno, alle sofferenze d’amore.
A lavoro con Giovanni Bufalini: come cade questa scelta e perché proprio un visual di questo stile?
La grande capacità di interpretazione e quindi anche l’occhio del registra Giovanni Bufalini mi hanno dato la giusta convinzione per sperimentare questa nuova tipologia di video “Visual”. Scelta duplice per due principali elementi: innanzi tutto la tecnica di montaggio innovativa e tematiche emozionali scelte
A tua sorella Celeste l’onore e l’onore di scrivere i testi: com’è accaduto? Hai “commissionato” prima il testo oppure hai deciso di scrivere una musica sul testo che ti ha proposto?
In realtà ho solo deciso di portarla in studio di registrazione, sentivo già che c’era una connessione particolare in quel preciso momento della nostra vita e, sapevo anche che dentro di lei c’era poesia.