E’ stata l’ultima a esibirsi nella serata inaugurale del festival di Sanremo. Giusy Ferreri, alla sua quarta partecipazione, ha donato Miele, scritto e prodotto da Takagi & Ketra e che porta anche le firme di Davide Petrella e Federica Abbate, “un primo esperimento per provare a immaginare qualcosa di diverso, ma che riesca a mantenere un alone di orecchiabilità e originalità” come ha detto lei nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, 2 febbraio.
“Volevo arrivare con un brano differente rispetto agli altri con cui ho vissuto Sanremo, – spiega – Il mare immenso del 2011 aveva atmosfere rock, Ti porto a cena con me è una ballata poetica, Fa talmente male è energico e pop, però si nota già una vena retrò nella melodia”. Brano inserito nel progetto più ampio di Cortometraggi in uscita il prossimo 18 febbraio.
“Un lavoro sviluppato e concepito con maggiore consapevolezza e ricerca mirata. I brani sono veramente tanti per dire a quale sarò legata in particolare, sicuramente Miele è uno di questi; i brani sono tanti piccoli film che hanno tutti qualcosa da dire, intensi e mai banali” ha continuato. Il palco dell’Ariston è per Giusy Ferreri “un grande privilegio e avere pronto un nuovo progetto significa l’inizio di un nuovo capitolo. Forse ero già pronta due anni fa, ma non sembrava essere il momento favorevole, ho aspettato nella speranza che questo 2022 possa essere già più leggero”.
La classifica della sala stampa non l’ha premiata, decima su 12 brani ascoltati: “Il momento è sempre un po’ demolitorio, – dice sorridendo – forse non mi immaginavo decima, forse il brano non è arrivato nell’immediato, però a me è sempre piaciuto spiazzare un po’”.
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