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6occia: la delicatezza, la sensibilità, il dissenso

Si respira sempre aria buonissima quando i suoni del pop virano sempre più verso le tinte classiche del rap metropolitano che oggi più che mai torna vivo nell’immaginario artistico di molti. Da qui parte il dissenso, da qui parte quel “grido” di emancipazione e di resistenza che non trova facile pace. Artista ancora giovane ma già ricco di un substrato di vita vissuta nell’arte e nel flow della parola concepita dentro metriche immersive, concitate…

Parliamo di 6OCCIA, una goccia che piano piano incide e corrode e che dai toni decisamente ruvidi, in quest’ultimo lavoro prende derive più accomodanti di una sensibilità che ci piace davvero tanto. Parliamo di “Quattro”, nuovo Ep che sintetizza l’ennesima tappa di questo giovane artista verso un disco personale di prossima uscita. E se il carattere e l’emancipazione divengono punti fermi nella lotta al disagio, è vero anche l’estetica risente molto dei cliché famosi e sdoganati che a nostro parere uccidono l’individualità, soffocano e unificano la realtà particolare. Su questo punto 6occia lavora molto con sue delicatezze di arrangiamento demandando proprio a quel certo modo di dipanare la parola in vocalità piccole, chiuse, quasi masticate, quasi avessero paura di urlare e di uscire. Artista in continua evoluzione che sottolineiamo con molto interesse e curiosità. A seguire il video di “Fuoco”, il nuovo singolo estratto: forse bandiera assoluta di questa ennesima progressione rivolta alla riconoscenza, alla riconoscibilità, ad un equilibrio di identità. Continua così la lotta all’omologazione sociale…